Il consigliere regionale Satta ai domiciliari: “Una mazzetta da un milione per una Rsa”

Il sardista Satta nei guai per una presunta mazzetta

Nuovi guai giudiziari per Giovanni Satta, l’ex sindaco di Buddusò arrestato ieri per una presunta mazzetta che riguarda la compravendita di una Rsa. Il consigliere regionale sardista si trova ora ai domiciliari. Lo stesso regime a cui sono sottoposti Anselmo Piras, ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Cagliari, e Franco Savasta, medico dell’Ats.

La presunta mazzetta

Secondo i magistrati della Dda di Cagliari ci sarebbe stata una consulenza da un milione di euro nell’ambito della compravendita della residenza sanitaria assistita Villa degli Ulivi di Monastir. Un pagamento visto come una mazzetta per Satta. Nel passaggio di proprietà Satta si sarebbe mosso sfruttando le sue conoscenze da consigliere regionale e Piras con Savasta quelle all’interno dell’Ats Sardegna, l’Azienda per la tutela della salute della Regione.

La consulenza per l’operazione sarebbe stata di un milione, con metà dei soldi destinati al consigliere regionale me l’altra parte da dividere tra l’ex politico e il medico. Per bocca dei suoi avvocati, Satta ha detto di essere estraneo alla vicenda. Che si aggiunge agli altri problemi giudiziari. Il consigliere regionale è stato arrestato tre volte ed è ancora sotto processo per una vicenda legata a traffico di droga in Costa Smeralda. Fino a quando resterà ai domiciliari, per effetto della Legge Severino, dovrebbe scattare una nuova sospensione dal Consiglio regionale.

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