“La battaglia di La Maddalena”, la Regione sceglie l’isola per celebrare il 25 aprile

25 aprile: la Regione celebra la Liberazione a La Maddalena

La Regione ha celebrato a La Maddalena la Festa della Liberazione, ricordando la battaglia del ’43 per cacciare i nazisti dall’isola. “Il 25 Aprile, Festa della Liberazione, rappresenta uno spartiacque imprescindibile della nostra storia nazionale. A La Maddalena è scritta una pagina molto importante della storia della Resistenza”. L’assessore alla Cultura della Regione Sardegna, Andrea Biancareddu, portando anche i saluti del presidente Christian Solinas, ha partecipato alle celebrazioni per la Resistenza nell’isola di La Maddalena. Al suo fianco il sindaco, Fabio Lai. “L’anniversario della Liberazione è un giorno di celebrazione, di riflessione e anche di festa per far conoscere e riportare alla memoria i momenti che segnarono, dopo anni di dolore e distruzione, la fine della guerra e del fascismo, la riconquista della democrazia e della libertà del popolo – ha detto Biancareddu a La Maddalena -. A distanza di 78 anni questo patrimonio di memoria e di valori è quanto mai attuale. Visti i tempi oscuri che stiamo vivendo, ed è quindi importante celebrare degnamente il ricordo della lotta per la Liberazione per promuovere i veri valori umani, di fratellanza e solidarietà. Bisogna sempre tenere viva la memoria per tramandare ai nostri giovani il significato più vero della parola pace”.

La battaglia di La Maddalena

Nella battaglia di La Maddalena, combattuta nei giorni immediatamente successivi alla firma dell’armistizio, per liberare l’isola dall’occupazione tedesca morirono 28 militari italiani (tra questi undici sardi, quasi tutti giovanissimi) e ci furono oltre quaranta feriti. Per ricordare quello che fu uno dei primissimi atti della Resistenza italiana, il 13 settembre del 2019 è stato inaugurato a La Maddalena un monumento dedicato ai caduti della battaglia, simbolo della Resistenza combattuta in Sardegna, progettato dall’architetto Almo Bramucci e realizzato dall’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani, grazie anche al contributo della Regione.

Il ricordo dei caduti

“Oggi – ha detto ancora l’assessore Biancareddu davanti al monumento ai caduti – rendiamo omaggio al sacrificio dei nostri soldati, di giovani sardi che hanno trovato la morte con un atto di coraggio necessario per ridarci la libertà. Il piacere di essere qui, in quest’Isola per commemorare un giorno a noi tutti caro, la Festa della Liberazione. Un giorno simbolo di amicizia, fratellanza di sacrificio e orgoglio per noi sardi. Questo monumento alla resistenza e al valore di tanti sardi a La Maddalena è un sito istituzionale voluto dalla Regione proprio per ricordare quelle tristi pagine di storia recente, nell’unico episodio di resistenza avvenuto nell’Isola.”

La Battaglia di La Maddalena è uno dei primi episodi della Resistenza italiana. I giorni dal 9 al 13 settembre 1943 segnarono la reazione dei reparti dell’Esercito e della Marina contro i tedeschi che avevano occupato la Base militare. Durante la battaglia, pur essendo il combattimento favorevole alle forze italiane grazie all’ardimento e alla determinazione dimostrata, il prezzo pagato fu alto: 28 morti, quasi tutti molto giovani.
ll programmato arrivo del Re, della corte e del Governo Badoglio a La Maddalena con al seguito la flotta navale da battaglia con in testa la Corazzata Roma avrebbero creato tutte le condizioni per il libero esercizio dei compiti istituzionali del nuovo governo e avrebbero forse mutato il corso della storia e salvato l’istituzione monarchica.


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