L’amore per la Santa Croce di Tullio Da Tome.
Tullio Da Tome sta vivendo da trascinatore la trentesima stagione con la maglia della Santa Croce Olbia, una passione di famiglia impossibile da spegnere. “Ho iniziato a giocare a basket all’età di 5 anni, ad ottobre ne farò 36. Gli unici colori che conosco sono il giallo e il blu“. A qualsiasi livello. “Ho avuto l’onore di indossarli in campionati nazionali e regionali. Il brivido che provo quando mi metto la divisa è sempre lo stesso”. Gigi Da Tome fratello campionissimo. “Ho 5 anni più di lui. E’andato via da casa quando ne aveva 15. Voleva fare il giocatore di basket. Aveva dentro una forza di volontà enorme. Dietro il suo successo ci sono rinunce e sacrifici non comuni. Quando lo vedo giocare, dalla tribuna o alla tv, mi emoziono”. Ancora: “Siamo fratelli. Siamo un tutt’uno. Gigi capitano della Nazionale e leader del Fenerbahce: sono sensazioni che non riesco a descrivere”.
A proposito di leader, Tullio sente di esserlo della Santa Croce? “Ci sono almeno 7 giocatori importanti. E’la prima volta che mi succede di essere il “vecchietto” della compagnia. Diciamo che mi fa piacere poter dare consigli ai più giovani. Questo sì”. Per Tullio Da Tome e i gialloblù una stagione sinora trionfale in Serie D. “Quest’anno ho trovato nuovi stimoli. In primo luogo per l’entusiasmo contagioso che si è creato attorno alla società, dalle giovanili alla prima squadra. Inoltre ho avuto la possibilità di allenarmi con continuità, riuscendo in tal modo a recuperare il “gap” fisico con chi è più giovane”. Coach Mazzoleni. “E’un grande. E’il maggior artefice di ciò che sta accadendo. E’esigente, ma al tempo stesso aperto al dialogo. Una guida costante, dentro e fuori dal campo. E’stato giocatore a livelli importanti: conosce perfettamente quando sia essenziale la compattezza del gruppo”.
Come andrà a finire il campionato? “La vittoria di sabato sul Sinnai, dominatrice del girone Sud, ci ha dato ulteriore consapevolezza. Siamo primi, ma il torneo è ancora lunghissimo. La parola fine si scriverà a giugno”. La preparazione fisica sarà fondamentale. “Possiamo contare su un professionista come Gianni Mei che ha collaborato con Mazzoleni anche nel corso di una stagione in B2. Sappiamo di essere in ottime mani”. Fino a quando giocherà Tullio Da Tome? “Sino a che le gambe mi reggeranno“. Naturalmente sempre e solo in gialloblù. “Quando mi è capitato di stare fuori per lavoro o per studio, in Germania e in Italia, ho giocato con altri team. Ad Olbia la pallacanestro per me è solo Santa Croce”.