Da 4 mila a 12 mila euro, la mazzata della bolletta per un noto ristoratore di Olbia

bollette

Le bollette triplicate mettono in ginocchio gli imprenditori della Gallura.

Dopo la crisi del lavoro, con la difficoltà a trovare lavoratori nel settore, gli imprenditori della Gallura si trovano coinvolti da una difficoltà ancora più difficile da affrontare: il costo dell’energia. Il caro bollette colpisce tutti, indistintamente, più o meno con le stesse proporzioni: bollette triplicate o quadruplicate rispetto a quelle dello stesso periodo di un anno fa.

Marco Mura, titolare della trattoria creativa Terra Nostra di Olbia e presidente del del FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi -, non ha dubbi: “L’anno scorso viaggiavo sui 3/4000 euro, quest’anno siamo già a 12mila“.

Il FIPE si sta confrontando col governo, e ha messo sul tavolo due proposte: o un tetto di imposta sugli aumenti, o un tetto ai costi dell’energia. “Ma ovviamente le tempistiche devono essere brevi, perché è inutile che ci parlino di piani energetici decennali e ventennali da qui al 2050: nel frattempo chiudono tutti – aggiunge Mura -. Noi stiamo cercando di mettere delle pezze lasciando i prezzi invariati per i clienti. Stiamo subendo pesantemente il rincaro: cerchiamo di limitare gli elettrodomestici che consumano molto, di usarli il meno possibile, nel caso dei condizionatori, solo durante il servizio. Altra pezza potrebbe essere la conversione di alcuni impianti elettrici in impianti con bombole a gas – non gas cittadino -. Ma sono rimedi per il brevissimo periodo, non soluzioni“.

Le conseguenze sono drammatiche: “Sto sentendo tantissimi operatori economici di tutti i settori e siamo tutti nella stessa situazione – prosegue Mura – . Molti non riusciranno a pagare le bollette, molti licenzieranno, molti non apriranno o chiuderanno per l’inverno, per risparmiare e lavorare solo nei mesi in cui si può lavorare non in perdita. Io non chiuderò il mio locale, perchè siamo in città e dobbiamo garantire il servizio alla clientela. La FIPE Confcommercio ha ideato l’iniziativa “bollette in vetrina“, per sensibilizzare gli utenti: gli esercenti che aderiranno pubblicheranno le loro bollette per rendere partecipi delle proprie difficoltà la clientela. Secondo le statistiche in tutta Europa i prezzi sono notevolmente aumentati. In Italia, in controtendenza, gli esercenti stanno cercando di non aumentarli. Vogliamo così comunicare il nostro dramma ai consumatori“.

Gavina Braccu, titolare della Locanda di Porto San Paolo che porta il suo nome, membro del FIPE è sulla stessa lunghezza d’onda di Mura. “Sono riuscita a contrastare i prezzi dell’energia, notevolmente aumentati, solo perché ho installato un impianto fotovoltaico prima della crisi, ma sono aumentati anche tutti i costi, dalle materie prime e delle alle altre utenze, è una catena. Purtroppo rimane un’incognita per il futuro, anche perché la politica è in ritardo, e probabilmente saremo costretti a ritoccare i prezzi se la politica non fa qualcosa. Questo ci dispiace, perché in questo modo si rischia di destabilizzare la clientela. E forse qualche collega sarà costretto a chiudere“.

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