Il consigliere Li Gioi chiede più tutele sul futuro dei lavoratori Air Italy.
Da un lato la proroga della cassa integrazione per altri sei mesi, dall’altro la costituzione di una nuova compagnia di bandiera dalla flotta più che dimezzata. È in questo contesto che si inserisce la vertenza Air Italy e il futuro occupazionale di oltre 1.380 lavoratori del comparto aereo.
“Le ultime notizie – osserva Roberto Li Gioi (m5s) – che giungono da Bruxelles sull’accordo raggiunto tra il Governo italiano e la Commissione europea in merito a una prima intesa sull’avvio della newco pubblica ITA, creata per rilanciare Alitalia, presentano aspetti poco rassicuranti: i parametri concordati fanno riferimento a una flotta di 50/52 aerei, con personale ridotto a poche migliaia di lavoratori”.
“In questi giorni – prosegue il consigliere pentastellato – in cui l’attenzione è rivolta alla buona notizia, la proroga degli ammortizzatori sociali fino a fine anno, che pone le basi per un accordo al quale l’azienda non può permettersi di sottrarsi, intendo rivolgere un nuovo e forte appello al presidente Solinas, affinché le trattative siano portate avanti dal Ministro Giorgetti comprendendo i lavoratori Air Italy, almeno per quanto riguarda le tratte di continuità territoriale con la Sardegna”.
“La questione Air Italy, infatti, non riguarda soltanto i 500 lavoratori della base di Olbia, ma anche oltre 800 lavoratori di Malpensa. Quindi, oggi che l’obiettivo a breve termine – la proroga della cassa integrazione – è in dirittura d’arrivo, le sorti della vertenza Air Italy devono essere prese in mano dal presidente Solinas, che, deve passare dalle parole ai fatti e sollecitare il suo Ministro, che detiene le deleghe per la costituzione della nuova compagnia aerea nazionale, affinché la vertenza Air Italy venga trattata all’interno della vertenza nazionale del comparto aereo”.
“I lavoratori Air Italy – conclude Li Gioi – non possono essere messi in secondo piano rispetto a quelli di Alitalia. Il momento storico è uno dei più difficili per il comparto aereo italiano, ma allo stesso tempo, pretendiamo che la Regione sarda alzi la voce per tutelare le altissime professionalità che non possiamo permetterci di perdere”.