La bomba ecologica di Olbia non è stata disinnescata: “Colpa della Regione”

bomba ecologica

L’interpellanza dei consiglieri di opposizione a Olbia.

La bomba ecologica non è stata ancora disinnescata. Al Consiglio comunale di Olbia l’opposizione ha presentato un’interpellanza al Comune, dopo 4 anni dagli esposti a causa della situazione che si è verificata a San Corroncedda, per la presenza di una vasta discarica nell’ex campo rom.

L’ex campo rom ancora non è stato completamente bonificato e nell’area sono presenti numerosi rifiuti, soprattutto pericolosi. Sul terreno, inoltre, ci sono dei segni che indicano possibili attività da parte di motociciclisti. “Abbiamo effettuato un sopralluogo ottobre 2022 abbiamo constatato che la ditta abbia smantellato il cantiere e se ne è andata, L’area è stata bonificata solo minima parte, persiste un consistente quantitativo rifiuti di ogni tipo – ha detto la consigliera di minoranza Anna Franca Corda -. Si può accedere dal sito con facilità estrema perché i punti non sono recintati e non sono posti in sicurezza. Il sito non è sorvegliato ma lasciato a sporadici passaggi, sussiste un pericolo completo di peggioramento della situazione, con un ulteriore abbandono di rifiuti”.

La maggioranza ha fatto sapere che i lavori non si sono conclusi perché all’appello mancano 8 milioni di euro da parte della Regione. “Erano previsti 9 milioni, ma al momento finanziamento della regione è giunto 1 milione che ha previsto la bonifica del lotto 1. In quell’area c’è stato un intervento sostanziale, che ha visto la rimozione e lo smaltimento nei box abitativi, – fa sapere l’assessora comunale ai Lavori Pubblici e Ambiente, Antonella Sciola – rimozione box, cernita e box nel tratto viabilità ingresso lotto, lo smaltimento 25 auto e 15 camper. Con le economie avanzate è stato realizzato impianto videosorveglianza attivo da gennaio 2023. A cio si aggiunge che di recente il dirigente ha sollecitato la Regione per avere notizie degli 8 milioni. Nel 2020 erano state inoltrate al settore ambiente alcune lettere di sollecito per ricevere i fondi necessari. Per ultimo è stata inoltrata una lettera alle forze dell’ordine del territorio per richiedere un servizio ulteriore servizio vigilanza”.

Sono almeno 20 i metri di falde acquifere inquinate in quell’area. Un danno ecologico non indifferente. Lo ha fatto sapere il consigliere comunale di maggioranza e consigliere regionale di FI, Angelo Cocciu, sottolineando in primis la responsabilità degli ex occupanti della discarica. “Ci stiamo mettendo il problema che la Regione non ha stanziato i 10 milioni per smaltire la discarica. Follia pura, come giustificando quello che hanno fatto fino ad oggi. Abbiamo in maniera molto gentile donato una parte del nostro territorio e persone ben identificate lo hanno inquinato. Sapete quanto costa smaltire sopraelevata e realizzare il tunnel voluto dal sindaco Nizzi? 50 milioni, ovvero un quinto di quello che potremmo spendere per abbellire una parte di Olbia. E noi stiamo pensando a spendere soldi in quel sito perché gente ben individuata lo ha trasformato in una grande discarica. Se noi una mattina dovessimo mettere una lattina di vetro nel secco ci arriva subito la sanzione e oggi ci dobbiamo occupare di questa situazione e essere distrutti se dalla Regione non ci arrivano i finanziamenti? Io speravo che quei fondi potessero essere investiti per fare altro e io quell’area l’avrei tenuta recintata per tutta la vita”.

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