Giraglia per la Corsica in avaria, Confartigianato: “Penalizzata l’economia”

Lo stop del traghetto che collega Santa Teresa e Bonifacio.

Il guasto della Giraglia, nave della Moby che collega Santa Teresa a Bonifacio, sta creando non pochi problemi alle imprese. Le aziende protestano per la sospensione di un servizio importante per il commercio locale e Confartigianato Sardegna è intervenuta rivolgendosi alla politica regionale, descrivendo la situazione come “inaccettabile per decenni”.

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Si parla infatti di continui stop al servizio a causa del meteo, delle navi troppo vecchie che si guastano e non possono viaggiare. Inoltre c’è anche l’elevato traffico estivo dei turisti che si aggiunge alla carenza di traghetti, infrastrutture portuali non adeguate o scioperi del personale.

Il traghetto 50enne e i continui guasti.

Nove miglia di mare che separano Santa Teresa dalla Corsica diventano distanti come l’Oceano Atlantico e mettendo in difficoltà lavoratori pendolari e turisti. In una nota stampa Confartigianato Sardegna parla in particolare del Giraglia, che è un traghetto molto vecchio, risalente al 1974. E’ proprio questo ad essersi fermato il 13 novembre, rendendo difficili gli storici rapporti commerciali tra
le isole gemelle e alle imprese produttrici e dell’autotrasporto che devono, quotidianamente, varcare le “bocche”.

Problemi anche per il traghetto Moby Zaza.

Secondo le informazioni avute da Confartigianato Sardegna, la compagnia Moby Lines nei prossimi giorni dovrebbe mettere in servizio tra Golfo Aranci e Porto Vecchio una nave, la Moby Zaza, con frequenze e date non ancora note. Il traghetto, ancora attraccato a Livorno, è noto alle cronache per aver avuto numerosi problemi elettrici e ai motori durante la recente stagione estiva tra Livorno e Bastia.

“Come suggeriscono gli autotrasportatori che frequentano le rotte con la Corsica – commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Sardegna – una soluzione sarebbe stata, in via eccezione e per evitare la totale interruzione, l’utilizzo delle navi Moby Tommy e Moby Wonder per un viaggio giornaliero di andata e ritorno tra Porto Torres e Ajaccio, considerato che questi due traghetti vengono assegnati ogni sera alla linea Genova-Porto Torres e restano in qualifica tutto il giorno”. “Non comprendiamo il perché del voler interrompere un servizio indispensabile per aziende, passeggeri e autotrasportatori –
prosegue il Presidente – anziché trovare una situazione rapida per poter soddisfare le necessità immediate”. “Lo diciamo da decenni – rimarca Meloni – come sia necessaria una ristrutturazione delle
infrastrutture, della pianificazione delle rotte e dell’adeguamento dei mezzi che vengono messi a disposizione dalle compagnie navali che si aggiudicano i bandi regionali. La Sardegna ha necessità di un vero e moderno servizio pubblico marittimo”.

I continui disservizi incidono in maniera negativa su un flusso commerciale consolidato e di lunga durata, come quello che lega la Sardegna alla sua isola gemella. Le tratte che collegano i porti
della Gallura alla Corsica rappresentano, infatti, i primi collegamenti transfrontalieri tra l’Italia e la Francia.

“È fondamentale sottolineare che questo non è un problema circoscritto al nord della Sardegna, ma riguarda l’intera regione – riprende Meloni – l’incertezza che vivono autotrasportatori, imprese e cittadini,
costretti a convivere con il timore di non poter partire o rientrare, sta avendo un impatto significativo sull’intero sistema economico regionale. È indispensabile agire immediatamente con interventi
concreti e strutturali, poiché le soluzioni provvisorie, sebbene apprezzabili, non offrono garanzie sufficienti. La mancanza di certezze penalizza gravemente i trasportatori e le attività economiche
della Gallura e di tutta la Sardegna, impedendo una pianificazione sicura e affidabile di imbarchi, sbarchi e consegne”

Confartigianato Sardegna, per questo chiede l’intervento dell’Assessore Regionale dei Trasporti e dei Consiglieri Regionali affinché agli imprenditori, ai turisti e ai cittadini, in ogni giorno dell’anno e nella massima condizione di sicurezza, possa essere garantito di varcare il mare.

Le aziende a rischio.

Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, dall’Isola partono verso l’Isola gemella, quotidianamente, granito e manufatti in pietra, legname e materiali edili, infissi e vetro, oltre ovviamente
prodotti dell’alimentare, freschi e lavorati. Tra le due regioni, inoltre, vi è un quotidiano scambio di squadre di operai qualificati e singole maestranze, molto apprezzate nell’edilizia e, in generale,
nelle costruzioni, che si muovono non solo dalla Gallura ma anche dalla provincia di Sassari e da tutto il resto della Sardegna. Senza dimenticare il continuo flusso turistico, anche nella bassa stagione.

“Ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare con la Regione – conclude Meloni – per discutere della situazione e per proporre e trovare soluzioni. Non vogliamo polemiche ma solo soluzioni affinché
l’economia
che le imprese hanno con l’Isola Gemella possa crescere e non essere più soggetta alle condizioni di compagnie di navigazione o meteo. E’ necessario trovare, urgentemente, un piano B perché, abbiamo visto, quello principale non è più praticabile”.

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