Ciro Grillo, in Aula l’amica della presunta vittima: “Quella sera lei era ubriaca”

Ciro Grillo

Oggi l’udienza contro Ciro Grillo.

Oggi 8 marzo, proprio nella Giornata Internazionale della Donna, si è aperto il processo contro Ciro Grillo e tre amici, accusati di aver violentato una giovane studentessa nel luglio del 2019 in una villa di proprietà del padre del presunto stupratore, il fondatore del M5s, Beppe Grillo.

Nell’udienza odierna è stata chiamata a testimoniare un’amica della presunta vittima, che ha confermato le accuse della giovane italo-norvegese, raccontando di aver sentito la ragazza la sera stessa dello stupro. “Non era lucida a causa dell’alcol”, ha raccontato la teste al giudice, spiegando di aver ricevuto una chiamata ma non riuscì a capire molto della conversazione perché sembrava confusa e ubriaca.

Una testimonianza che rischia di aggravare la posizione degli imputati, che ritengono invece che i rapporti sessuali erano consenzienti. Non si è svolta invece la deposizione del secondo amico della presunta vittima, poiché non si è potuto presentare in tribunale fornendo un certificato di legittimo impedimento.

Il racconto dell’amica della studentessa è fondamentale per la presunta vittima di violenze. Tra le due giovani, amiche c’è un rapporto molto confidenziale. Infatti, la presunta vittima avrebbe anche inviato alcune foto dei lividi sulle braccia che sarebbero stati causati da quelle violenze. Quella di oggi è la settima udienza del processo che vede imputati Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria.

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