La misteriosa scomparsa di Giuseppe e Lorenzo Deiana.
Prende sempre più piede l’ipotesi di collisione con una nave o una grande imbarcazione, che sarebbe responsabile della scomparsa in mare di Giuseppe e Lorenzo Deiana. Negli ultimi giorni sarebbero arrivate alcune segnalazioni, sebbene prive di riscontri fotografici o video, che parlano di questa ipotesi. Il pubblico ministero Mauro Lavra ha disposto accertamenti mirati.
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Proprio l’intenso traffico marittimo ha portato gli inquirenti a considerare sempre più concretamente l’ipotesi di una collisione tra imbarcazioni, che avrebbe determinato l’affondamento del mezzo che portava i due giovani. Proprio in quella zona, nell’agosto del 2023, il traghetto passeggeri Sharden della compagnia Moby, in partenza da Olbia e diretto a Livorno, urtò una piccola barca da pesca, causando la morte di un marinaio, mentre il comandante riuscì a salvarsi.
Anche l’avvocato Pietro Cherchi, legale della madre dei due fratelli, conferma che da tempo le sue ricerche si stavano indirizzando in questa direzione, pur preferendo non sbilanciarsi. La Procura di Tempio e la Direzione Marittima di Olbia mantengono il massimo riserbo, ma si sa che sono in corso verifiche sui tracciati di navigazione registrati in quella fascia di mare.
Ventitré giorni di ricerche.
Sono trascorsi 23 giorni da quella mattina del 19 aprile, vigilia di Pasqua, quando i pescatori olbiesi di 24 e 20 anni sono saliti a bordo della loro barca in vetroresina di quattro metri, diretti verso Capo Figari, nelle acque antistanti Golfo Aranci. Ancora dei giovani nessuna traccia, ma il mare ha restituito soltanto pochi effetti personali, riconosciuti dalla madre, Simona Deiana, nelle ore successive alla scomparsa, e un parabordo dell’imbarcazione ritrovato sull’isola di Mortorio. Nessun segno invece dei corpi dei due fratelli né del natante.
Le ricerche si sono concentrate nella zona compresa tra Cala Spada, Cala del Sonno, Capo Figari, il Cammino dei Carbonai e l’isola di Figarolo. L’area è attraversata quotidianamente da numerose imbarcazioni da diporto, oltre che da navi merci e passeggeri in transito da e verso i porti di Olbia e Golfo Aranci.