Giovane uccisa a Baja Sardinia, testimonia il confidente di uno degli imputati

Il processo d’appello per il femminicidio di Baja Sardinia.

E’ stata rinviata al 17 gennaio 2022 la prossima udienza per il terribile femminicidio che si consumò il 23 luglio del 2018 a Baja Sardinia, dove perse la vita Zeneb Badir.

La 34enne marocchina era stata massacrata di botte in uno stazzo e lasciata agonizzante per ore. Solo a tarda notte la donna arrivò all’ospedale di Olbia a bordo di un’autoambulanza, in gravissime condizioni. Purtroppo la 34enne all’arrivo in pronto soccorso era già in coma e ogni tentativo di salvarle la vita risultò vano.

Per quel massacro il tribunale di Sassari Sassari, lo scorso anno, aveva condannato a 21 anni di carcere per omicidio volontario Jalal Hassissou, di 41 anni, e Soufyane El Khedar, di 37, entrambi connazionali della vittima. Ora per il secondo grado di giudizio l’avvocato difensore di El Khedar ha chiamato a deporre il compagno di cella di Jalal Hassissou.

Secondo la versione del teste, proprio Hassissou, mentre condividevano la cella, gli raccontò di essere stato lui a picchiare la vittima, mentre El Khedar avrebbe tentato di fermarlo. Una versione invece contestata dal difensore di Hassissou, che vuole dimostrare l’inaffidabilità del testimone.

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