Tentata violenza sessuale a Golfo Aranci, assolto un 28enne

Il 28enne di Golfo Aranci è stato condannato per le minacce, ma cadono le accuse di violenza sessuale.

Non ci fu una tentata violenza sessuale nel parcheggio di Golfo Aranci, ma soltanto minacce. A stabilirlo il tribunale di Tempio, dove si è svolto il processo contro un 28enne del posto, che secondo le accuse avrebbe tentato di violentare una 26enne conosciuta in spiaggia e picchiare sua sorella intervenuta a difenderla.

Stando a quanto riporta La Nuova Sardegna, il giovane è stato condannato a tre mesi di reclusione per il reato di minacce e assolto dalle accuse sia dal reato di percosse e di tentata violenza sessuale. Il collegio ha infatti riqualificato il capo d’imputazione, ritenendo che non vi fossero elementi sufficienti per sostenere l’ipotesi della violenza sessuale. Il pubblico ministero Mauro Lavra aveva chiesto una condanna a 6 anni e 4 mesi di carcere.

I fatti risalgono al 13 ottobre 2020, dove il giovane ha minacciato una 26enne conosciuta in spiaggia proferendo minacce di morte. La sorella 34enne, intervenuta, è stata anch’essa oggetto di minacce. Secondo le accuse della Procura di Tempio Pausania, la ragazza sarebbe stata minacciata in seguito all’essersi opposta al tentativo di costringerla ad atti sessuali e la sorella sarebbe stata colpita con un pugno al petto.

Queste accuse sono però cadute, restando quelle di minacce che sono state udite anche da altri testimoni. Il giovane aveva urlato alla 26enne: ”Ti ammazzo, ti spacco la testa“ e costringendola a rifugiarsi in auto per chiamare la sorella, minacciata anche lei con le stesse parole. L’imputato ha sempre negato le accuse e la difesa sostenuto che si è trattata di una lite tra i due conoscenti.

Condividi l'articolo