Porto di Olbia, botta e risposta tra Nizzi e Deiana: “La verità è un’altra”

Le dichiarazioni del presidente dell’Autority sarda.

Il porto di Olbia non navigherebbe in cattive acque. A smentire la situazione descritta dal sindaco di Olbia Settimo Nizzi, durante il consiglio comunale di ieri, incentrato sulla richiesta di avere un proprio ente per gestire i porti del nord Sardegna, è il presidente dell’Autority sarda, Massimo Deiana.

Nell’aula consiliare è nato un botta e risposta tra il primo cittadino e il capo dell’ente a Cagliari, il quale ha parlato di numeri soddisfacenti per l’Isola Bianca. “Olbia è passata da 96mila passeggeri a 126mila – dice il presidente dell’Autorità portuale della Sardegna -, con un incremento pari al 32% in più, così come Porto Torres, che dagli iniziali 35mila crocieristi nel 2017 è arrivata ad averne 56mila, con una crescita del 55%. A Cagliari, invece, da 431mila passeggeri è scesa a 257mila, perdendo il 40% del traffico crocieristico”.

Il presidente Deiana ha poi rimarcato il fatto di ricoprire una carica decisa per legge e di non avere il potere di cambiare la situazione legislativa riguardo all’unificazione in un’unica Autorità portuale. “Il sindaco Nizzi ha sostanzialmente fatto un’affermazione molto perentoria – afferma – e forte che ha un’assoluta dignità per quanto riguarda la legittimità delle opinioni e della politicità delle stesse, ma che si sustanzia fondamentalmente in 2 è meglio che uno. Io su questo non ho niente da dire, per il semplice fatto che sono stato chiamato ad amministrare un ente che è stato costituito dalla legge”.

A smentire ancora le dichiarazioni del sindaco Settimo Nizzi sono ancora i numeri del porto dell’Isola Bianca, primo in Sardegna per numero di passeggeri, dell’Autorità portuale sarda e di alcune problematiche legate all’Autority di Olbia nel gestire gli scali del nord dell’Isola. “L’Autorità portuale sarda, grazie a un sistema portuale unificato – ricorda Deiana -, è terza in Italia perché abbiamo numeri che ci mettono al primo posto per traffico ro-ro e terzo per merci. Questo perché siamo l’autorità con la maggior produzione di reddito e che riceve più attenzioni e finanziamenti. La Sicilia, ad esempio, che è frammentata in due autorità e mezzo, ha degli enti importanti ottimamente gestiti, ma sono piccolini e con una capacità di intervento diversa. Mi dispiace che il sindaco non abbia parlato dei 52 milioni messi per Porto Torres scalo abbandonato quando era di competenza a Olbia”. 

Il dibattito in Consiglio comunale si è fatto acceso, dove il primo cittadino ha espresso la sua volontà di smentire le dichiarazioni del presidente dell’Autority, ribadendo anche l’assenza di un piano regolatore. “Il progetto preliminare per l’escavo del porto – spiega Massimo Deiana -, incluse tutte le autorizzazioni, contiamo di concluderlo entro l’anno. Non è stato facile poiché sono presenti 980mila metri cubi di fanghi da spostare. Per questo è necessario un sito di immersione finale per depositare quel materiale a una profondità di 400 metri, grazie ad una sedimentazione omogenea fissata intorno ai dieci centimetri”. Deiana ha poi aggiunto che per l’Isola Bianca, solo nel 2021, sono stati spesi 7 milioni, contro i sei investiti durante la gestione a Olbia.

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