I sindacati contro le criticità delle scuole in Gallura e Santa Teresa.
A Santa Teresa Gallura si sciopera per denunciare le criticità delle scuole nel territorio. La protesta terrà il 31 ottobre, indetta dal sindacato FLC CGIL, che ha scelto il paese a causa della situazione in cui versa da oltre dieci anni, l’Istituto Comprensivo di Santa Teresa, che è in regime di reggenza, senza un dirigente scolastico titolare.
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“Un record di precarietà che lo distingue in negativo nell’intera provincia di Sassari e, probabilmente, in Sardegna – precisano i sindacati con una nota -. Quest’anno l’istituto non ha neanche un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi titolare, aggravando ulteriormente le difficoltà organizzative. L’istituto delle reggenze sarebbe dovuto sparire con il dimensionamento scolastico, previsto dalla legge di bilancio 2023, che ha inflitto un duro colpo alle nostre autonomie scolastiche. Infatti sono stati accorpati istituti come Monti-Oschiri, Budoni-San Teodoro e i licei “Dettori” e Artistico “De André” di Tempio Pausania che quest’anno potrebbero subire ulteriori smembramenti”.
Le sigle denunciano anche il preoccupante spopolamento dei piccoli comuni, aggravato da un calo delle nascite e dalla migrazione interna verso Olbia. ”Questa dinamica ha portato alcune scuole superiori della città al collasso, con istituti che non hanno aule sufficienti per accogliere tutti gli studenti – dichiara FLC CGIL -. Gli spazi disponibili non bastano, costringendo gli studenti a spostarsi tra diverse zone della città, fino a dover raggiungere la zona industriale”.
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I sindacati menzionano anche la situazione drammatica per gli studenti disabili, dove alcuni ragazzi non sono potuti andare a scuola come gli altri, a causa della mancanza di personale specializzato per l’assistenza. ”Infatti la provincia di Sassari solo all’inizio di ottobre ha inviato una richiesta agli istituti scolastici di compilare un prospetto relativo alle ore effettive di assistenza specializzata necessarie – spiegano -. A tutt’oggi, gli studenti con disabilità che necessitano di un supporto specifico si trovano di fronte a una vera e propria negazione del diritto all’istruzione”.
”Infine, la legge di bilancio 2024 rappresenta una manovra finanziata con tagli a tutti i settori della conoscenza – concludono -. Non ci sono risorse aggiuntive per il contratto di lavoro; al contrario, sono previsti tagli lineari del 5%, che colpiranno il turn over per l’università e la ricerca, oltre a un drastico taglio di 5.660 docenti e 2.174 ATA per la scuola, che significa non avere le risorse per garantire l’apertura delle scuole e dei diversi plessi disseminati nel territorio. Per tutte queste ragioni, giovedì ci troviamo a Santa Teresa Gallura per rivendicare i diritti dei lavoratori della conoscenza e ancor di più il diritto all’istruzione per tutti”.