Contro la Giana Erminio reti inviolate.
L’Olbia torna a casa da Gorgonzola con un pareggio a reti bianche con la Giana Erminio che lascia tanto spazio ai rimpianti. Per gli oltre 40′ giocati in superiorità numerica e per quel calcio di rigore procurato, insieme al rosso comminato a Montesano, da Udoh, autore di un’ottima prova, che Ragatzu non è riuscito a trasformare in rete.
Che sarebbe stata una partita ruvida, tattica e poco avvezza allo spettacolo era da metterlo in conto. E l’Olbia l’ha interpretata nel modo giusto, arrivando a imporre sul campo ritmo e gioco a un avversario che ha giocato dietro la linea della palla pensando esclusivamente a fare le barricate in casa propria con un 5-3-1-1 abbottonatissimo.
Con le linee del passaggio chiuse, i bianchi hanno tenuto il pallino cercando di stanare le truppe martesane con un giro palla orchestrato per vie orizzontali che ha valorizzato la corsa infaticabile di Pisano e Cadili sugli esterni. I rimbalzi circensi a cui il terreno di gioco ha costretto la palla hanno inficiato negativamente sulla qualità delle giocate dei singoli, tanto che alla fine le occasioni migliori del primo tempo sono arrivate per scelte balistiche. All’8′, quella di Giandonato che dal limite chiama Zanellati alla deviazione in angolo. Al 32′ con un destro di Pennington che l’estremo difensore martellano respinge in maniera goffa ma efficace.
Archiviato il primo tempo senza particolari sussulti, nella ripresa la partita è iniziata su ritmi decisamente più interessanti, complici anche le scelte dei due tecnici: Canzi avvicendato Biancu per Lella, Brevi Corti, una punta, per Rossini.
L’Olbia è entrata in campo nel modo giusto, ma è stato proprio il neoentrato tra i locali ad andare vicino al gol al 51′ con un colpo di testa schiacciato a lato del palo. La risposta dei bianchi è pervenuta a stretto giro di posta. Biancu hagirato di petto per Giandonato, che sulla linea della trequarti ha trovato il corridoio per lo sgusciante Udoh. Lo scatto bruciante, la tirata di maglia vistosissima. Il rigore e il rosso, sacrosanti. Al 54′ l’Olbia avrebbe potuto dare dare una svolta alla partita, ma Zanellati si è superato respingendo il tiro di Ragatzu.
A questo punto la Giana Erminio ha rinunciato alle intenzioni offensive ed è tornato ad erigere le barricate, come nel primo tempo. L’Olbia ha cercato di lavorare l’avversario sui fianchi, al 61′ Ladinetti, smarcatosi in area, ha calciato sul secondo palo spedendo la palla non lontano dal sette. Al 64′ è stato Ragatzu ad andare vicino al gol con un calcio di punizione battuto da fondo campo. Si è giocato, nei fatti, su una sola metà campo, ma gli uomini di Brevi sono stati abili a chiudere tutti gli spazi. Al 76′ dall’apertura di Emerson per Pennington sulla destra è scaturito un cross che Udoh ha impattato di testa senza riuscire a dare la giusta forza. Forze che, negli ultimi minuti, hanno faticato ad alimentare la fiammata e il guizzo decisivi, nonostante il triplice cambio comandato dai due tecnici. Così, dopo aver rischiato la clamorosa beffa all’86’ con Corti che a tu per tu con Tornaghi ha perso il tempo di battuta, l’Olbia non è riuscita a sfondare il muro biancoceleste e si è dovuta accontentare.
Un punto in più in classifica o forse due potenziali in meno di quanto il campo ha fatto vedere. Di buono c’è sicuramente che è arrivato il quinto risultato utile consecutivo, ma mercoledì con il Lecco l’obiettivo sarà ingranare il sesto.
“È stata una partita complicata perché in campo sono scese due squadre di cui solo una ha provato a vincere, l’Olbia – ha affermato l’allenatore dell’Olbia Canzi -. Capisco la strategia, ma con un avversario che ha pensato solo a chiudersi e un campo su cui è davvero proibitivo giocare, era difficile trovare degli spazi. Ci abbiamo provato, ma oggettivamente non siamo riusciti a essere pericolosi per quanto avremmo voluto. Abbiamo avuto una grande opportunità con il calcio di rigore, ma non l’abbiamo sfruttata, mentre abbiamo concesso una palla gol su un errore individuale che ha rischiato di farci tornare a casa con una grande ingiustizia. Tutti i giocatori impiegati hanno dato il massimo sotto il profilo dell’impegno, non posso rimproverare niente a nessuno. Certo, questa è la seconda volta che lasciamo sul campo due punti per un rigore sbagliato contro un avversario in inferiorità numerica. La classifica oggi sarebbe certamente diversa, ma ragionare con i se non serve e nemmeno piangersi addosso. تكساس بوكر Ci rimbocchiamo le maniche e pensiamo alla prossima partita. لعبة بوكر حقيقية Abbiamo tutte le risorse, tecniche e morali, per tirarci su“. Sulla convincente prestazione di Udoh: “Ha dimostrato di essere in crescita, ulteriori conferme sono arrivate oggi. Ha fatto una gara di alto livello, al di là del rigore procurato”.
A commentare a caldo il pareggio colto a Gorgonzola contro la Giana Erminio sono il tecnico Max Canzi e il laterale sinistro Andrea Cadili.
“C’è grosso rammarico per come è andata la partita – afferma il giovane difensore Cadili -. Abbiamo fatto la partita dall’inizio alla fine contro un avversario che ha pensato prevalentemente a difendersi e per questo non era facile trovare gli spazi, soprattutto negli ultimi trenta metri. In uno scontro diretto come quello di oggi avremmo dovuto essere più precisi e non mi riferisco al rigore, ma ad alcune situazioni nelle quali, sia in fase offensiva che difensiva, si sarebbe dovuto fare meglio. La cattiveria? C’è stata, tutti abbiamo approcciato la partita nel modo giusto, anche chi è entrato dalla panchina. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, cercando di mettere in pratica quello che abbiamo provato in settimana. Non abbiamo concesso niente all’avversario, a livello di solidità tutti, non solo i difensori, si sono disimpegnati bene. Nella ripresa siamo partiti forte perché sapevamo di poter far male e abbiamo disputato una buona frazione al di là del fatto che l’espulsione ci ha certamente agevolato. Non aver vinto è un peccato perché ad essere mancato, oggi, è stato solo il gol”.
TABELLINO
Giana Erminio-Olbia 0-0 | 16ª giornata
GIANA ERMINIO: Zanellati, Perico, Bonalumi, Montesano, Barazzetta (67′ Pirola), Rossini (46′ Corti), Pinto, Palazzolo (67′ Capano), Zugaro (80′ De Maria), Maltese (67′ Dalla Bona), Perna. A disposizione: Acerbis, D’Aniello, Finardi, Marchetti, Benatti, D’Ausilio, Marcandalli. Allenatore: Oscar Brevi
OLBIA: Tornaghi, Pisano (70′ Arboleda), Altare, Emerson, Cadili, Lella (46′ Biancu), Ladinetti (70′ Cocco), Pennington, Giandonato (77′ La Rosa), Ragatzu, Udoh. A disposizione: Van der Want, Dalla Bernardina, Demarcus, Pitzalis, Secci, Occhioni. Allenatore: Max Canzi
ARBITRO: Fabio Pirrotta di Barcellona Pozza di Gotto. Assistenti: Benedetto Torraca di La Spezia ed Emanuele Renzullo di Torre del Greco.
AMMONITI: Lella, Altare, Bonalumi (G), Ladinetti
ESPULSO: 53′ Montesano (G) per fallo da ultimo uomo su Udoh
NOTE: Gara giocata a porte chiuse, campo in pessime condizioni di gioco. Recupero: 0′ pt, 4′ st.