Pamela Caldaras, la giovanissima promessa del motocross della Gallura

La dodicenne sogna una carriera ricca di successi sportivi.

Alla Prima Prova del Campionato Motocross A.S.I. 2020 disputato nei giorni scorsi a Berchidda, non è passata inosservata la giovanissima motocrossista sarda Pamela Caldaras, classe 2007, nata a Tempio Pausania e residente a Luogosanto.

La ragazza, attualmente quattordicesima nella classifica generale, fa parte del Moto Club Reparto Corse di Arzachena, e corre nella categoria Mini 65. A livello agonistico è la sua prima vera e propria stagione. L’anno scorso ha fatto due gare per provare, e si è subito innamorata di questo sport, unica ragazza fra tanti ragazzi. “Mi trovo bene, è bello. È strano essere l’unica ragazza in uno sport maschile. Ma in fondo, praticandolo, ho capito che non è un sport maschile, assolutamente anche le donne lo possono praticare senza alcun problema alla pari coi ragazzi. La competizione è alla pari, abbiamo le stesse moto e le stesse dotazioni“.

Pamela non è ancora una campionessa, è all’inizio di una possibile carriera, e non ha mai vinto una gara, ma è innamorata della moto e ha già molta confidenza con il mezzo: “A me sono sempre piaciute le moto, un giorno sono stata invitata a fare una prova, sono andata, mi è piaciuto e ho chiesto ai miei genitori se potessi fare il motocross come sport. Fortunatamente la risposta è stata positiva. L’impatto è stato ottimo. La prima volta avevo un po’ di paura, ma dopo essere salita in moto, ho sentito che mi piaceva e la paura è passata. Tra l’altro, non era la prima volta che andavo in moto, sono sempre andata in moto con mio padre, conoscevo già quella sensazione, anche se era la prima volta che la guidavo io“. L’atleta gallurese non nasconde il sogno di sfondare in questo sport: “Pratico questo sport per divertirmi, perché mi piace, ma ammetto che mi piacerebbe tantissimo diventare una campionessa. Per iniziare, mi piacerebbe vincere il campionato sardo, potrebbe essere la prima tappa della carriera di una campionessa. La velocità allo stesso tempo mi piace e mi fa paura. Ma mi dà una carica assurda“.

Pamela ha dei campioni di riferimento che prende come modelli da seguire per perfezionarsi. “Ho dei punti di riferimento, dei campioni come Antonio Cairoli, che considero il campione per eccellenza. Chiara Fontanesi, giovane campionessa italiana, e anche una campionessa tedesca che ha la mia età, Lottre Van. Ma il mio maggiore istruttore è mio padre. È grazie a lui che non ho paura di andare in moto, mi sta insegnando moltissimo. Spero grazie a lui di fare buoni risultati”.

Ma il supporto della mamma per una ragazza, si sa, è fondamentale. لعب لربح المال La mamma di Pamela, Cristina Cuccu, sostiene la figlia, ma non è ancora del tutto abituata alla passione della ragazza: “Il primo periodo che lei andava a provare io non andavo con lei. Preferivo non vedere, perché avevo paura, e ho paura tutt’ora. Al momento che la vedo mettere in moto e partire, mi viene l’ansia, finché non la vedo ripassare dopo il primo giro. Lei va spesso a provare, ogni volta azzarda qualcosina in più, e quindi sono sempre in apprensione, anche se sono contenta per lei. Secondo me non mi abituerò mai, perché chiaramente il rischio di farsi male in uno sport come questo è sempre dietro l’angolo. Mi tranquillizzano molto la sua calma, la sua ostinazione e la sua determinazione”. Il motocross, una sorpresa: “Pamela è riuscita a trasmettermi la passione per questo sport. Siamo andate insieme a vedere gli internazionali a Riola Sardo e devo ammettere che mi è piaciuto. Tra l’altro, tanta bellissima gente, lei è stata accolta benissimo. bwin Ha già molti fan tra gli addetti ai lavori, e anche le mamme degli altri ragazzini la coccolano molto. È un bellissimo ambiente e ci troviamo molto bene”. العب واربح

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