Detenuti camorristi usavano telefonini in carcere a Tempio
Erano detenuti nel carcere di Tempio per reati legati alla camorra, ma nelle loro celle avevano nascosto alcuni telefonini: tre denunce. Le indagini, ancora in corso da parte della Polizia penitenziaria, hanno rivelato l’uso di smartphone da parte di tre detenuti. Si tratta di persone condannate a lunghe pene detentive, compreso l’ergastolo, per reati legati alla camorra. La Procura di Tempio sta analizzando il contenuto delle conversazioni e delle chat intercettate. Pare che i telefoni fossero sotto controllo da tempo, e anche la Procura e la Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Napoli potrebbero essere coinvolte nell’inchiesta. Nel frattempo proseguono le indagini per accertare l’eventuale coinvolgimento di altre persone.
“Questa è l’ennesima dimostrazione della professionalità del personale – commenta Luigi Arras, coordinatore nazionale del Sinappe, un sindacato della Polizia penitenziaria – Nonostante l’istituto sia sprovvisto di organico nella catena di comando: a fronte dei 20 ispettori previsti, c’è una sola unità, e lo stesso discorso vale per i sovrintendenti. Ai vertici regionali e nazionali dell’amministrazione penitenziaria, il personale chiede più attenzione con l’incremento degli organici”.