A Budoni nasce la stanza per le audizioni di donne vittime di violenza e bambini

stazione carabinieri budoni

All’iniziativa hanno contribuito diversi cittadini impegnati nel sociale.

Nella stazione costiera dei Carabinieri di Budoni è stata inaugurata la stanza per le audizioni protette delle donne vittime di violenza e di minori.

Nelle pareti della stanza sono riportate le parole “Ossi di seppia” di Montale, un girasole è disegnato sulla porta, frecce colorate indicano il “passaggio segreto” per i bimbi, dal quale si accede all’angolo TV, dove potranno guardare cartoni animati e giocare. Ancora, la “Creazione” di Leonardo riprodotta su una parete curva, che sembra indicare la direzione giusta, quella della “stanza dei girasoli“, dove potranno essere ascoltate le donne vittime di violenza ed i minori. Colori tenui e rilassanti, predominante il bianco con tocchi di verde, che offrono un bel contrasto con il rosso simbolico della panchina posta all’ingresso, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, posta proprio sotto l’hastag ufficiale dell’Arma dei Carabinieri #possiamoaiutarvi.

L’iniziativa è nata nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé” del Comando Generale dell’Arma, e servirà all’audizione di quelle che giuridicamente, vengono definite “fasce deboli”, ossia donne e bambini maltrattati o vittime di violenza familiare, nel rispetto delle linee guida delle convenzioni internazionali tra cui in particolare la “Carta di Noto” e la “Convenzione di Lanzarot” per i minori ed la “Convenzione di Istanbul” per le donne.

Un progetto realizzato grazie all’impegno di un gruppo di cittadini budonesi da sempre concretamente e silenziosamente impegnati nel sociale, che sarà sicuramente un punto di riferimento per l’intero nord Sardegna e per la Gallura, sia per le forze di Polizia che per l’autorità giudiziaria, con la speranza che incoraggi le donne a denunciare le violenze di cui sono troppo spesso vittime silenziose.

Alla cerimonia erano presenti il comandante provinciale, Colonnello Massimo Cucchini, il prefetto Luca Rotondi, il questore Alfonso Polverino, il Procuratore della Repubblica dottoressa Patrizia Castaldini, il sindaco di Budoni Giuseppe Porcheddu, accompagnato dal vice sindaco Vanessa Sanna, il parroco Don Antonello Corrias. Hanno presenziato alla cerimonia anche Antonella e Maria Grazia Piu, figlie dell’appuntato Antonino Piu, cui la caserma è intitolata.

La Stazione costiera di Budoni è da tempo fortemente impegnata nello specifico settore, grazie anche alle particolari competenze proprio del suo comandante, Il luogotenente Gianluca Lombardi, al timone dall’agosto 2011, specializzato di recente in psichiatria forense e criminologia clinica, oltre che sulla violenza di genere e familiare.

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