I viaggi di Ciro Grillo e gli avvocati gratis con la Tirrenia anche per le udienze a Tempio.
Ciro Grillo, che in questi ultimi anni sta affrontando un processo che lo vede imputato con i suoi amici per stupro di gruppo risulta in un’altra inchiesta, anche se non sono indagati né lui e né il padre coinvolti nello scandalo. Il nome del figlio del fondatore del M5s, Beppe Grillo, è dentro una vicenda soprannominata ”Traghettopoli” che si incastra con i fatti avvenuti nel 2019 in Costa Smeralda nella villa del padre.
Stando a quanto riporta il quotidiano La Repubblica, un’ampia indagine genovese sta portando alla luce un sistema di presunta corruzione legato alla compagnia di navigazione Tirrenia. Al centro dell’inchiesta ci sono anche ipotesi di reati quali frode in pubbliche forniture e falso, che ruota attorno a un sistema di favori: biglietti offerti a politici, imprenditori, magistrati, avvocati e altre figure di rilievo.
Un elemento significativo emerso dagli atti è un voluminoso registro che traccia la distribuzione di circa 40mila biglietti gratuiti nell’arco di cinque anni (2019-2024). Tra queste figure spiccano il nome di Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, e suo figlio Ciro. Secondo quanto emerso, entrambi hanno usufruito di traversate in nave come privati cittadini, tanto che al momento non risultano contestazioni a loro carico. Alcuni avvocati hanno usato i biglietti per motivi legati alle udienze in Sardegna, ma in molti casi si trattava di uso privato.
Traghetto gratis anche nella vacanza del 2019.
Il dettagliato file Excel della compagnia navale evidenzia come Grillo abbia ricevuto più di una decina di biglietti a suo nome. Inoltre, la sua nota amicizia con l’armatore Vincenzo Onorato avrebbe esteso i benefici anche a figli e nipoti, con accessi esclusivi alle cabine armatoriali. Anche Ciro Grillo e gli altri imputati nel processo per stupro in corso a Tempio Pausania avrebbero usufruito di questi favori, inclusa la vacanza del 2019 sfociata nella denuncia. Loro avrebbero continuato a fare viaggi gratis anche durante le udienze a Tempio per cinque anni, inclusi gli avvocati difensori dei 4 genovesi.
Mentre undici persone, tra cui due magistrati genovesi, hanno ricevuto avvisi di garanzia per il reato di corruzione, al momento non ci sono contestazioni formali per i pubblici ufficiali che avrebbero ricevuto i favori. Tuttavia, i nomi di due magistrati della procura generale di Genova sono ora all’attenzione dei colleghi di Torino. La Guardia di Finanza ha precisato di aver monitorato Moby-Tirrenia dal 2018-2019 con oltre 30 ispezioni. L’amministratore delegato di Moby, Achille Onorato, risulta indagato per corruzione.