Tempio Pausania



Tempio, la città di pietra

Tempio Pausania è uno dei principali centri dell’Alta Gallura, nella parte Nord orientale della Sardegna. Sorge su una zona di collinare attorno ai 560 metri sul livello del mare a Nord Ovest del massiccio del Monte Limbara che divide con i comuni di Calangianus, Oschiri e Berchidda. Una delle caratteristiche più particolari del territorio comunale di Tempio è la sua escursione altimetrica che va dagli oltre 1300 di Punta Berritta sul Limbara fino ad arrivare quasi al livello del mare nel territorio di San Pasquale. La “Città di Pietra” si caratterizza per il suo centro storico con gli edifici e le pavimentazioni di granito, che costituiscono alcune delle principali attrazioni della città: la cattedrale di San Pietro e le numerose chiese del centro storico, le vie e le abitazioni. Altrettanto importante nella caratterizzazione di Tempio è l’acqua grazie alle numerose fontane e sorgenti di acqua potabile sparse su tutto il territorio, fra cui le due all’interno del centro abitato: le fonti di Pastini e le fonti di Rinaggiu. Tempio è sede del Tribunale, della Procura della Repubblica, Questura, delle sedi dei principali enti, come Agenzia delle Entrate e INPS e dell’ospedale Paolo Dettori. Ospita tutti gli ordini e i gradi scolastici, dalle scuole dell’infanzia fino agli istituti superiori con nove indirizzi di studio tra licei e istituti tecnici, divenendo polo di attrazione per centinaia di studenti provenienti dal circondario. È presente anche un seminario minore e l’annesso Istituto Superiore di Studi Religiosi Euromediterraneo. Viene attraversata dalla statale 127 che la collega a Sassari in direzione Ovest e a Olbia in direzione Est. Questa all’interno del centro abitato incrocia le statali 133 per Palau e la 392 per Oschiri.

La storia di Tempio Pausania

Testimonianze archeologiche come strumenti in selce e ossidiana del Neolitico e contenitori ceramici dell’Eneolitico suggeriscono l’esistenza di insediamenti pastorali sulle pendici del Monte Limbara, con particolare riferimento alla cultura di Abealzu-Filigosa. L’era nuragica, a partire dal 1800 a.C., ha lasciato tracce significative, come il villaggio sotterraneo del Monte Lu Finocchiu e vari nuraghi, tra cui Izzana, Agnu, Polcu e Maiori, che evidenziano una marcata integrazione architettonica con l’ambiente roccioso circostante. Addirittura, fino al XIX secolo, il nuraghe di Monti Pinna ha mantenuto la sua presenza, e sono stati identificati resti di un villaggio nuragico anche nell’attuale piazza Gallura.

Dall’epoca romana al medioevo

Durante l’era romana, la regione è stata soggetta alla dominazione dell’Impero Romano, con possibili insediamenti romani identificati in diverse località come Gemellae, che potrebbe essersi trovata nei pressi di Calangianus o Monte Rennu. Resti di epoca romana, come miliari e murature in mattoni, sono stati scoperti nella zona di Milizzana. Il periodo giudicale ha visto Tempio diventare capoluogo della Curatoria di Gemini nel giudicato di Gallura nel XIII secolo, con la costruzione di chiese che sarebbero diventate nuclei abitativi. La morte di Nino Visconti nel 1296 ha portato il giudicato di Gallura sotto il controllo pisano. Durante il periodo catalano e spagnolo, Tempio è menzionata come de Tempio nel Rationes decimarum Italiae: Sardinia del XIV secolo. La zona ha subito una crisi demografica nel XIV secolo a causa di guerre e pestilenze. Sotto il dominio sabaudo nel XV secolo, Tempio ha conosciuto uno sviluppo demografico ed economico, con l’immigrazione dalla Corsica. Nel XVI secolo, con la decadenza di Terranova, Tempio è diventata gradualmente il principale centro della Gallura. Nel 1506, il papa Giulio II ha unito le diocesi di Civita e Ampurias, stabilendo la residenza vescovile a Castellaragonese. Nel 1543 è stato fondato un convento francescano a Tempio. Nel 1613, è stata ordinata la prima ricognizione delle reliquie dei martiri olbiesi. Nel 1720, la Sardegna è stata ceduta ai Savoia, con Tempio che è stata declassata a capoluogo di Circondario sotto il governo sabaudo.

Verso i giorni nostri

Durante il XIX secolo, Tempio ha conosciuto un forte incremento demografico e si è sviluppata urbanisticamente, diventando sede di Prefettura nel 1807 e di Provincia nel 1833. Nel 1836 è stata elevata al rango di città da re Carlo Alberto. Nel 1848, Tempio è diventata sede vescovile della diocesi di Ampurias e Tempio. Durante la seconda metà del XIX secolo, Tempio ha sperimentato un notevole sviluppo economico e infrastrutturale, diventando un importante centro amministrativo e culturale della Sardegna. Nel XX secolo, Tempio ha continuato il suo sviluppo, con l’apertura di nuove linee ferroviarie e l’espansione della città. Durante la prima guerra mondiale, Tempio è stata sede della Brigata Sassari. Nel corso del secolo, Tempio ha mantenuto la sua importanza come centro amministrativo e culturale della Gallura.

Cosa vedere a Tempio Pausania

Una storia millenaria che si riflette nei suoi luoghi iconici, ciascuno con una storia da raccontare. Il cuore pulsante della città è rappresentato da Piazza Gallura e il suo imponente Municipio. Originariamente, questo luogo era abitato dalle monache cappuccine, le cui tracce sono ora riprodotte sulla superficie della piazza. Il Municipio, eretto a metà dell’Ottocento, testimonia l’incontro tra passato e presente, mentre l’ex Seminario vescovile e il Palazzo Pes di Villamarina evocano epoche passate e personaggi illustri che hanno segnato il destino di Tempio. Corso Matteotti, nota anche come “la currieddha”, è l’arteria principale della città, animata dalle attività commerciali e dalle tradizionali passeggiate serali. Il palazzo Massidda e la Piazza Don Minzoni offrono uno spaccato della vita cittadina, mentre la Piazza XXV Aprile e Villa Corda ci riportano all’antica grandezza di Tempio. Recenti scavi nella zona di Piazza Gallura hanno riportato alla luce i resti di un villaggio preistorico, testimoniando l’antica origine della città. Le tre chiese cristiane, tra cui la maestosa Cattedrale di San Pietro Apostolo, raccontano la storia spirituale di Tempio attraverso i secoli. Il Viale Fonte Nuova ci riporta indietro nel tempo fino al 1907, quando l’acquedotto ha portato nuova vita alla città. Le Fonti di Rinagghju, con le loro proprietà terapeutiche, e il Bosco di San Lorenzo sono luoghi di pace e riflessione, mentre il Parco delle Rimembranze rende omaggio ai caduti della Grande Guerra. Piazza Faber è un tributo alla creatività di due grandi uomini: Fabrizio De André e Renzo Piano. L’installazione artistica progettata dall’architetto Piano cattura l’essenza della musica e della poesia del cantautore genovese, trasformando la piazza in un palcoscenico di colori e luce. Infine, da non perdere nemmeno Piazza Italia, Piazza Manurrita, la Fontana di Pastini e il Rione Misorro.

Le frazioni

Oltre un vasto agro, al comune di Tempio fanno capo la frazione di Nuchis e le isole amministrative di Bassacutena e San Pasquale, quest’ultima condivisa con Santa Teresa Gallura.


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