Sanità, rifiuti, trasporti e poca acqua: il lato oscuro del boom turistico in Gallura

Disagi in molte località della Gallura.

Rifiuti, mancanza di acqua, carenze nella sanità e molto ancora. Sono queste le problematiche che sta attraversando la Gallura in questa rovente stagione estiva, dove le presenze turistiche nelle differenti località balneari hanno battuto il record storici, ma sono costrette ad affrontare problematiche difficilmente gestibili su una popolazione che sulle coste raggiunge dieci volte e forse più il numero degli abitanti.

Disservizi continui come quelli della gestione dei rifiuti a Cannigione, la piccola frazione di Arzachena, dove i commercianti hanno denunciato che i rifiuti vengono ritirati soltanto in tarda mattinata. Si aggiunge l’annoso problema della sanità gallurese, che nei giorni scorsi è stato al centro di un dibattito al consiglio comunale di Olbia. Le guardie turistiche che non esistono e per questo motivo i turisti sono costretti a rivolgersi al pronto soccorso, che combatte da tempo con la grave carenza di personale medico.

C’è poi la questione dell’acqua, dove Abbanoa ha dovuto più volte avvisare i comuni in Gallura, soprattutto nelle località turistiche, dell’interruzione del servizio idrico, a causa dei consumi e dei guasti. I disagi maggiori si sono verificati a San Teodoro e La Maddalena, ma anche in diversi comuni interni.

L’estate del 2022 è anche la stagione del caos dei trasporti. All’aeroporto di Olbia i turisti dell’ultimo volo si accalcano all’ingresso alla ricerca di un taxi o di qualsiasi mezzo per raggiungere il centro e le località balneari dell’hinterland. Una problematica che si è verificata in tutta la stagione estiva e che è dovuta ai pochi taxi e dalle corse degli autobus non più adeguate alle esigenze di una città ormai raddoppiata. Le problematiche dei trasporti si sono estese ai numerosi voli cancellati in tutta Europa, ma a farne le spese maggiori in Sardegna è stata Olbia, dove si sono verificati, anche nel mese di agosto, numerose cancellazioni improvvise, spesso costringendo i passeggeri a dormire in aeroporto, che per le occasioni ha dovuto allestire le brandine.

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