Traffico, il paradosso di Olbia: c’è la zona 30 sulle strade ma anche traffico e incidenti

Tutti vogliono copiare Olbia, ma è maglia nera per il traffico

Da una parte Olbia è all’avanguardia in Italia per i limiti di velocità, ma dall’altra arrivano pessimi i risultati sul traffico e si ripetono gli incidenti. Per meglio comprendere il paradosso di Olbia basta vendere le notizie altalenanti degli ultimi giorni. Bologna e Milano vogliono seguire l’esempio dell’amministrazione Nizzi. Olbia è stata la prima in Italia a estendere il limite di velocità a 30 orari in tutte le strade urbane.

Un modello virtuoso che fa da apripista alle altre città, che viene però messo in ombra dalle classifiche che arrivano dal rapporto Global Traffic Scorecard. In base ai dati del 2022 Olbia risulta 25esima in Italia per traffico automobilistico, e 278esima su più di 1000 città mondiali. Con le auto ferme in coda il limite dei 30 orari può diventare superfluo. Nelle stesse ore in cui arrivava il report sul traffico, tre auto si scontravano sulla sopraelevata sud e poco dopo altre tre finivano una contro l’altra in via Escrivà.

Il limite di velocità a trenta chilometri orari è una misura che permette di ridurre gli incidenti stradali e favorire la mobilità sostenibile, ma perché si arrivi a questi risultato non bastano cartelli e controlli: il ruolo principale spetta agli agli automobilisti.

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