Da Enas a Colcò le nuove baracche abusive dei rom. Nizzi: “Più di così non possiamo fare”

Campi rom abusivi a Olbia.

Sarebbero una decina i nuovi campi rom abusivi a Olbia, nati dopo la chiusura di Sa Corroncedda. La procura ora indaga ancora sui nuovi insediamenti in alcune zone della città, dopo l’inchiesta sulla grande bomba ecologica chiusa nel 2019.

Degrado a Olbia.

Nuove roulotte e altre abitazioni abusive dei nomadi si trovano sparse a Enas, Pedres, Sa Istrana, Santa Mariedda, Colcò e Su Lizzu e in queste zone si sta verificando ancora la medesima situazione di degrado. A Enas, in particolare, alcuni residenti hanno segnalato un aumento di roulotte e rifiuti di materiale ferroso depositati nella frazione. Un’integrazione fallita, stando a quello a cui si sta concentrando l’inchiesta.

Il sindaco di Olbia Settimo Nizzi ha voluto far chiarezza sulla situazione. “Non per far polemica però c’è questa insistenza nel dare la notizia che dopo il campo rom chiuso, ne sono nati altri abusivi – dichiara – Stiamo verificando con la polizia locale e noi non possiamo far altro se non quello che abbiamo fatto finora. Abbiamo sempre aiutato le famiglie rom con i servizi sociali, abbiamo cercato di essere disponibili. Ciò che deve essere rilevato è che non si può per un’intera vita vivere di assistenza ma bisogna partecipare alla vita sociale, come noi tutti normalmente cerchiamo di fare. Ci sono momenti in cui possiamo essere aiutati, altri in cui si deve rimboccare le maniche e andare a lavorare per produrre quel po di reddito necessario alla sopravvivenza nostra e delle famiglie”.

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