Le mani dei vandali sulle bellezze della Gallura

Vandali in Gallura.

Le bellezze naturali della Gallura finiscono sempre più nel mirino dei vandali. Negli ultimi tempi infatti si registra un vero e proprio boom di episodi che non hanno risparmiato rocce, spiagge e luoghi incontaminati. L’ultimo in ordine di tempo è accaduto nella spiaggia di Li Cuncheddi a Olbia, dove alcuni turisti stranieri hanno imbrattato con della vernice alcuni scogli, dipingendo una testa stilizzata colorata di azzurro e rosa e verde.

Un episodio ampiamente condannato, che denota però una pericolosa escalation di atti di vandalismo in varie parti della città. Non è però soltanto Olbia ad essere colpita dal fenomeno: numerose sono le segnalazioni anche in comuni più piccoli. I più colpiti Golfo Aranci, Arzachena e Porto San Paolo. Giovani, forse annoiati, che percepiscono il disagio di una comunità che non sentono più loro.

Significativa è la crescita degli episodi durante e subito dopo il periodo delle restrizioni, la quale fa ipotizzare la rabbia e un isolamento sempre più in crescita. Ciò non può certamente giustificare episodi così gravi, ma serve a dare una spiegazione a ciò che sta accadendo sempre più costantemente nel territorio.

I vandali a Olbia.

Un fenomeno in crescita quello del vandalismo e che negli ultimi 2 anni ha fatto registrare molti gravi episodi come l’imbrattamento delle rocce del castello di Pedres, sfigurate nel 2019 da numerose scritte. Dai monumenti si passa alle attività commeciali, con vari danneggiamenti, come nel caso del locale in corso Umberto. Qualche giorno dopo, ignoti hanno seminato il panico nel quartiere Isticadeddu, con dei petardi e distruggendo anche delle bici.

La pandemia non ha fermato il fenomeno: esempi sono la casetta di Hello Olbia in via Porto Romano, appena riqualificata. Nel novembre del 2020 seguono nuovi episodi di danneggiamento. Imbrattata la pensilina del bus dedicata a Dionigi Panedda a Olbia, ne prendono di mira anche altre e viene distrutta l’aiuola in granito in piazza San Simplicio.

Anche il 2021 purtroppo è iniziato all’insegna del degrado. A Murta Maria danneggiata la vetrata di una scuola e sul nuovo lungomare e nelle vie circostanti si susseguono una serie di distruzioni e imbrattamenti, anche di rocce e monumenti.

I vandali danneggiano i tavolini di una paninoteca e gli arredi pubblici di piazza Crispi appena inaugurati. Siamo a giugno del 2021. Il sindaco condanna duramente l’episodio. “Saremo inflessibili da qui in avanti”, aveva detto il sindaco Settimo Nizzi, che ha istituito una guardiania serale per fermare gli episodi, che purtroppo sono proseguiti in varie parti della città e nelle vie retrostanti il lungomare. Non c’è pace neanche nel quartiere San Simplicio, dove danneggiano ancora la scultura del compianto Ottavio Derosas, a Cabu Abbas, dove prendono di mira l’altra miniatura, in via Regina Elena, nel parco giochi Isola Bianca. E poi Murta Maria, dove danneggiano l’’auto del presidente del comitato.

Gli attacchi vandalici in Gallura.

Nella sola estate Golfo Aranci è stata teatro di numerosi episodi di vandalismo. Lo scorso luglio hanno preso di mira il lungomare del paese e il nuovo parco inaugurato recentemente e dedicato all’avvocata Angela Madeddu. Il sindaco Mario Mulas ha condannato duramente l’episodio sporgendo denuncia. Ma i teppisti, come si sa, non si fermano alla prima minaccia. Si accaniscono di nuovo sugli arredi del lungomare e il sindaco fa installare le telecamere. Tornano ad agosto e distruggono il crocifisso della chiesa. Poi, a settembre, seguono altre azioni riprovevoli contro delle auto in sosta imbrattate di vernice. Numerose azioni vandaliche anche ad Arzachena, dove i malintenzionati si divertono a imbrattare le rocce del territorio. Prima a Baja Sardinia, poi a Tanca di Lu Palu. A Berchidda invece, si accaniscono contro le reti del campo da calcio.

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